venerdì 26 aprile 2013

La Patata Bollente

Sono al limite tra il credere e il non credere nella serietà del mio produttore cinematografico, ma vado comunque a fare un provino in cui, a quanto dice, ho un ruolo assicurato. Sono la sua preferita, e lo so. Lui é un vecchio e mi fa schifo, e lo so. Ambisco ad altro, e lo so. Ma forse questo mi aprirà le porte della sceneggiatura in Italia, ragione sufficiente per resistere, almeno per il momento.
Il personaggio che dovrò interpretare é la segretaria di un dirigente di mezza età in piena crisi matrimoniale, film in co-produzione Italia-USA. Mi hanno dato una settimana di tempo per imparare a memoria due pagine cagate, manco il cast fosse composto da malati di Alzheimer. Va be'...arrivo, firmo la liberatoria per la ripresa del provino, presentandomi con un tailleur gonna per entrare subito nella parte.
E' già in atto il casting per due candidati al ruolo del protagonista e una donna per il ruolo della moglie. Aspetto sul divano. Dall'ufficio del produttore escono una ragazza bellissima e il suo agente, che le tiene la mano ferma sopra il culo. Pretendo di essermi abituata a scene del genere, ma la verità é che anche se il mondo dello spettacolo gira spesso in questo modo, mi scandalizzo sempre ogni volta che mi imbatto in uomini viscidi. Giunge anche il produttore, che accompagnando i due alla porta mi vede, mi fa le feste come un cagnolino, e mi presenta agli ospiti uscenti. Poi, con le solite moine mi porta nel suo studio, dove parliamo di lavoro in modo professionale (naturalmente con brevi intervalli in cui lui cerca di avvicinarsi e prendermi la mano, e io lo evito con una battuta. Non intendo cedere alle sue "attenzioni", ma non voglio rinunciare a questa occasione).
<<Sei troppo fredda, amore!>> Esclama. <<Sei come una Ferrari senza benzina ca**o, anziché il fuoco c'hai il ghiaccio>>. Io me la rido, lui si finge offeso e finisce così. Entra il suo assistente e mi dice che posso iniziare il provino.
Nella sala di registrazione ci siamo io, il regista, i due potenziali "mariti", la potenziale "moglie" e "l'amante della moglie", già assegnato. Provo la scena con entrambi i mariti. Uno é un attore amatoriale con poca esperienza e zero memoria, ma abbastanza umile. L'altro, un cesso pieno di sé con tante credenziali e una voce da Centovetrine. Credo di essere andata bene. Gli altri attori mi fanno i complimenti, il regista sorride soddisfatto. Ok. Decido di seguire pure il provino dell'altra donna, un po' per curiosità e un po' perché vorrei fermarmi a parlare con il regista una volta terminato, e proporgli qualche mia sceneggiatura, dato che il produttore ormai si sta fissando solo sulla mia carriera di attricetta.
Non conoscevo la scena che si stava per recitare. Sapevo solo che sarebbe stata tra la "moglie" e il suo "amante". Nella stanza una sedia e un separé. Dopo un breve scambio di battute tra i due, parte una musica dance. L'amante si siede, e la moglie va dietro il separé mimando uno spogliarello. Rewind: mimando uno spogliarello. Questo é quello che mi aspettavo. Ma in realtà non c'era niente di mimato, e la donna, una quarantenne carina e minuta, si mostra in un trikini trasparente a perizoma. Balla davanti al ragazzo, gli si struscia addosso e...tadaan...si spoglia. Ricapitolando: attorno a me tre uomini allupati che guardavano la scena, uno più giovane che ne era parte attiva, una vaghina (come direbbe Stewie dei Griffin) di 40 anni che si dimenava su e giù davanti ai miei occhi. Non sono una bambina ingenua, e so che recitare può significare anche spogliarsi davanti a 30 persone e mimare un atto sessuale. Ma un nudo integrale così, in una sala di registrazione, al primo provino di selezione? Mi pare strano.
La donna, sicura di sé, si riveste e sorride. Io mi complimento con lei, a dire la verità più per la spavalderia che per la bravura. Il regista si volta verso di me: << Ti va di farla, questa scena?>> Non ho idea di che espressione posso aver fatto. <<Io?>> Gli chiedo. <<Sì, tu, fai la sua stessa scena>>. Eccola lì, la vera patata bollente di quella stanza, e l'hanno lanciata proprio a me. Come me ne libero senza mandare tutto a rotoli? <<Ma non é il mio personaggio, non so neanche la parte!>> Dico. Mi rendo conto di avere addosso gli occhi di tutti i presenti. Il regista insiste: <<Be', puoi fare solo lo spogliarello, senza dire niente!>> La patata scotta, sto per lanciarla. <<Non ho l'intimo abbinato, non fa proprio! Non me la sento.>> Il regista annuisce rassegnato, e spegne la telecamera. Patata bollente buttata a terra!
Andati via gli altri attori, mi avvicino al regista. Gli racconto della mia esperienza di scrittrice e sceneggiatrice, delle storie pronte per essere prodotte, e lui sembra molto interessato. Mi dice che ne parlerà con il produttore, perché in realtà c'é tanto bisogno di buoni soggetti e sceneggiature, e mi incoraggia a insistere con il vecchio sull'argomento.
Prima che possa uscire, il produttore mi chiama nel suo ufficio. Discutiamo del provino, e io seguendo il consiglio del regista gli chiedo se posso inviargli una mia sceneggiatura, almeno per leggerla. <<Giusto che sei anche una scrittrice!>> mi dice, e poi svia l'argomento.
<<Ma quella tipa che ha fatto la moglie?>> chiedo io, per fare gossip. Il vecchio mi risponde:<< Hai visto quant'é in gamba? Lei prende, si veste, si spoglia, fa tutto. E' determinata, lei ha la benzina, é hot, bambolina!>>  <<Quindi lavorerò con lei nel film?>> faccio io. Ma lui: << No, assolutamente. Non la prendiamo. Il ruolo l'avevamo già dato a un'altra!>>
Ecco. A volte essere algidi é meglio che essere troppo calorosi. Almeno non ti scotti.

Nessun commento:

Posta un commento